1. |
Maiale
03:06
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Lardo, guanciale
Strutto, salame
Coppa, filetto
collo, prosciutto
Spalla, costata
coscia, lombata
Sangue, rognone
stinco, braciole
Coda, salsiccia,
fegato, cuore
Arista, orecchio
schiena, pancetta
Lingua, cervella
trippa, codino
Sugna, polmone,
milza, zampone
Fritto, panato
affumicato
brace, bollito
olio, stufato
Cotto, bruciato
al sangue, brasato
Al sugo, grigliato,
arrosto, lessato
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2. |
Drosophila melanogaster
02:48
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Nella mia realtà
l'aria è colorata
e c'è grande umidità
gocce tinte di rugiada
Luce arriverà
quando farà spazio il buio
e profumerà
questo mio universo muto
Poi planare
spinto da un vento zuccherato
Atterrare
sulle dune gialle di un pianeta
C'è del marcio in questa sporca
libertà
La divinità
il signore dei frutteti
grande autorità
distruttore di pianeti
Tutto muterà
quando questa vita breve
si trasformerà
in nutrimento per l'erede
C'è del marcio in questa sporca
libertà
Crepe nauseabonde e
prosperità
Poi planare
spinto da un vento zuccherato
Atterrare
sulle dune gialle di un pianeta
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3. |
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Roma, Berlino, Parigi, Londra quante follie che camminano per strada,
quante emicranie che affollano i negozi, tutti in fila, ordinatamente.
Cieli diversi, stesse insegne colorate Stessi colori, diversi i mendicanti.
Questo è il progresso, la rete è nelle cose. Nelle menti e nei corpi solo zuccheri e bisogni
Si...
ma che bello spazio verde in mezzo ai grattacieli, fa sentire come cigni
dentro una voliera.
Ma che belle quelle piante ritte sui balconi, prigioniere del rumore e
dell'architettura.
Roma, Berlino, Parigi, Londra, quanti colletti bianchi riflettenti!
Hanno lo stesso smalto dei denti ristrutturati da grossi stipendi.
Tattatatatta tatatatatatta Tattatatatta tatatatatatta Tattatatatta tatatatatatta Tattatatatta tatatatatatatatata
Si...
riprendiamo quegli attrezzi che stanno marcendo, perché un fuoco proiettato non ci può scaldare.
Perché un treno è bello solo se lo guardi da lontano, e i maestri della vita non li puoi comprare.
Bloccati negli ingorghi della pausa pranzo, sopra i bus cognitivi pieni di illusioni scale mobili di colesteroli buoni
Ma che belle quelle piante ritte sui balconi, prigioniere del rumore e dell'architettura.
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4. |
Specie
02:22
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Occhi nel buio
mandrie di luci qua e là
Tuffi affrettati
lungo le sponde del fiume
Di che specie sei?
Mille ronzii
lungo le notti d'estate
Sordi lamenti
urla di socialità
Di che specie sei?
Senti il richiamo delle foreste,
lo senti anche tu quell'urlo di madre,
lo senti quel fischio che sembra il tuo,
senti il ruggito che pare un addio?
Di che specie è
la coscienza mia?
Dimmi animale, che cos'è umano per te?
Spari e rincorse nelle mattine di nebbia
Pa pa pa pa pa pa pa
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5. |
Il risveglio di Cibele
02:34
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Ecco l'aria fresca, vispa ed elegante
ecco il vento che sussurra “state calmi”.
Che delizia che siamo quando ci copriamo!
Quando san Martino dona il suo mantello
Per gli inverni non abbiamo aspettative,
per questo non ci hanno mai deluso
come tutte quelle estati pigre e vanitose
...come le loro canzoni.
Quanti inverni ancora ci restano,
prima che si sciolgano come meduse al sole?
Perduti tra i giorni della merla, aspettiamo candelora.
Elettrici al pensiero del risveglio di Cibele.
Torneremo ad ululare alla natura,
ad accogliere di nuovo nuova luce.
Danzeremo intorno al seme che metterà radice,
con il fauno canteremo poi di greggi e di campagna
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6. |
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Ciao, si, sono io.
Senti, no, volevo dirti che mi fermo.
Mi fermo perché continuare a correre non ha molto senso.
Mi fermo, si, mi fermo perché solo l'acqua ferma forse
può riflettere bene le cose, no?
Così come l'acqua, anche lo spirito fermo riflette bene.
Riflette bene l'universo e tutti gli esseri che l'universo contiene.
Poi questa illusione della fama, della carriera,
il circondarsi di persone, parlare..
sono tutte cose che non mi renderanno certo un santo, no?
Poi, pensandoci bene:
solo stando fermi si può assecondare
la via del cielo e della terra,
che è imperturbabile rispetto ai nostri affanni.
Quindi non agire, ma lasciare che
le cose si rivelino per quello che sono e che saranno.
Mi fermo perché solo l'acqua ferma
può servire da livella al carpentiere.
Solo se l'acqua è ferma si può misurare bene qualcosa.
Poi, come disse il saggio:
“Il vuoto, la tranquillità, il distacco,la noncuranza, il non agire,
sono la livella dell'equilibrio dell'universo,
la perfezione della via e della virtù”.
Per questo mi fermo ora,
perché se dovessi iniziare a correre,
poi sarà più forte il desiderio di fermarmi e sarà più difficile farlo.
Mi fermo perché vorrei seguire la natura delle cose,
vedere come si sviluppano;
contemplare la via del cielo che agisce senza ostacolo,
e che porta tutto a compimento.
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7. |
Cane
02:05
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Insegnami ad agire
senza alcuno scopo
Insegnami il presente
senza fare piani
Se potessi perdermi
come lo fai tu
tornerei bambino
a non temere il male
Vorrei poter vivere
nel tuo spazio-tempo
Padrone dell'attesa
oltre le parole
Non lasciarmi ingrassare
fammi uscire e camminare, dai!
Correre nudi,
farsi male,
ricoprirsi poi di fango,
bere se si ha sete e
mangiare se si ha fame
Non farsi più capire
non farsi più crepare
dall'accumulare
non lavorare,
non sperare
Non lasciarmi ingrassare
fammi uscire e camminare
Non lasciarmi invecchiare
se c'è un mondo da odorare qui
Se vivessi un attimo
come lo fai tu
muto resterei
e non vorrei tornare
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8. |
Streaming and Download help
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